La Nana e la P
La Nana e la P
Stavo pensando, nel pazzeggio dei giorni scorsi, che la maggior parte delle cose che attrae l’attenzione della Nana (soprannominata recentemente Taz, il Diavolo della Tazmania) e che la rende felice, comincia con la lettera P:
Papà,
Pippo (il Topo),
pappa (soprattutto pasta, patate, pesto, pane, pizza, pere, polenta),
palla e palloncini,
papere,
porte,
pulsanti,
Puffi, PeppaPig, Pingu, Pooh (nel senso di Winnie), PinkiDinkiDoo,
Polly e Paco, che sono i suoi peluche (toh, guarda, Peluche),
pennarelli (perché i colori a cena sono buoni solo da mangiare),
portatile (nel senso del computer),
pentole e pentolini (ma grazie al Cielo, per il momento, nessuna ossessione come il Topo),
Uniche cose che sfuggono, incredibilmente, alla regola della P, sono Lena (chiamata amorevolmente Pte), i Barbapapà e, ovviamente, le tette.
Mamma è una parola che compare spesso, ma quasi sempre nell’accezione di “Ehy, tu, donna portatrice delle suddette, avrei un leggero languorino…
Eh, le soddisfazioni della maternità ^_^
Sei troppo forte!!!!
RispondiEliminaHai mai pensato di scrivere dei racconti?
Ma va là :)
RispondiEliminaScrivere mi piace immensamente, ma non ho poi così tanta fantasia...
Un bacio e grazie, davvero, perchè commenti sempre!