Taizé e San Francesco D’Assisi.


Il mio rapporto con la Chiesa è cambiato molto, moltissimo, nel corso degli anni.
Senza perdermi in discorsi troppo complessi, che non trovo carino affrontare qui, direi che il riassunto della mia posizione è: credo in Dio, ma non nella Chiesa. A molti potrà sembrare una situazione un po’ di “comodo”, ma ho una serie di motivazioni più o meno personali che mi permettono di affermare questa cosa molto serenamente.

A parte questo, ci sono alcune “cose” alle quali sono particolarmente legata.
Una è la comunità di Taizé, che è un posto magico, difficile da descrivere a parole. Prima di andarci pensavo "Mmm, mi sa che sarà una palla", invece è stato uno dei posti migliori in cui sia mai stata... sia ai Capodanni organizzati in Europa, ma soprattutto nella comunità "vera", fondata dal meraviglioso Frére Roger.
Tanto per dravi un piccolissimo assaggio, qualche foto presa dal web:

 
 E poi c'è San Francesco d'Assisi, per il quale nutro un amore sconfinato.
E oggi è proprio San Francesco, così lo festeggiamo, i Nani e io, guardando questo video e leggendo  questa bella storiella

San Francesco e il lupo

Angiolo Silvio Novaro
 
Viveva un dì, narra un’antica voce
intorno a Gubbio un lupo assai feroce
che aveva i denti più acuti che i mastini
e divorava uomini e bambini.
Dentro le mura piccole di Gubbio
stavano chiusi i cittadini e in dubbio
ciascuno della vita. La paura
non li lasciava uscire dalle mura.
E San Francesco venne a Gubbio, e intese
del lupo, delle stragi, delle offese;
ed ebbe un riso luminoso e fresco,
e disse: “O frati, incontro al lupo io esco!”.
Le donne avevano lagrime così
grosse, ma il Santo ilare e ardito uscì.
E a mezzo al bosco ritrovò il feroce
ispido lupo, e con amica voce
gli disse: “O lupo, mio fratello lupo,
perché mi guardi così ombroso e cupo?
Perché mi mostri quegli aguzzi denti?
Vieni un po’ qua, siedimi accosto e senti:
Io so che tu fai molto male a Gubbio
e tieni ognuno della vita in dubbio,
e so che rubi uccidi e non perdoni
nemmeno ai bimbi, e mangi i tristi e i buoni:
Orbene ascolta: come è vero il sole,
ciò che tu fai è male. Iddio non vuole!
Ma tu sei buono; e forse ti ha costretto
a ciò la fame. Ebbene, io ti prometto
che in Gubbio avrai d’ora in avanti il vitto:
ma tu prometti essere onesto e dritto
e non dare la minima molestia:
Essere insomma una tranquilla bestia.
Prometti dunque tutto questo, dì?”.
Il lupo abbassò il capo, e fece: “Si!”.
“Davanti a Dio tu lo prometti?”.
E in fede il lupo alzò molto umilmente un piede.
Allora il Santo volse allegro il passo
a Gubbio, e il lupo dietro, a corpo basso.
In Gubbio fu gran festa, immenso evviva:
scoppiò la gioia, e fino al ciel saliva.
E domestico il lupo entro rimase
le chiuse mura, e andava per le case
im mezzo ai bimbi come un vero agnello,
e leccava la gota a questo e a quello.
E poi morì. E fu da tutti pianto
e seppellito preso il campo santo.



trovata qui.





Buona giornata.

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