Una al giorno

Ne capita una al giorno.

Sabato.
Decidiamo di andare a fare shopping per il campeggio imminente (e già io mi pregustavo lo shopping scrapposo nell'angolo Stamperia del negozio), appena si sveglia il TopoTato. Che normalmente dorme un'ora e mezza-due, e invece sabato va a letto più tardi e si sveglia dopo 3 ore e mezza, e già qui dovevo insospettirmi :) Dopo mezz'ora di macchina in mezzo al traffico e 5 minuti per cercare parcheggio, quando stiamo per scendere, IcyEyes si accorge che non ha il portafoglio. Io ho il bancomat rotto quindi... si torna a casa.
Consolazione: andiamo a mangiare la pizza :)

Domenica.
Il diluvio universale e la pessima partita dell'Italia sono più che sufficienti.

Lunedì.
Ore 11:20. Suona il telefono. Mentalmente scorro l'elenco di chi può essere a quell'ora, ma mia mamma l'ho già sentita, IcyEyes anche, quindi...
"Buon giorno, Asilo Nido".
Ecco, se l'asilo nido chiama, qualcosa è successo.
"Il TopoTato è caduto, non si lamenta, ma tiene un braccio fermo immobile".
Corri a prenderlo, portalo dalla pediatra che gli fa una strana manovra al braccio: lussazione al gomito, cosa frequente nei bambini.
Perfetto, sembra tutto ok. Sembra, ma in realtà il mio patato il braccio non lo muove ancora tanto, così nel pomeriggio torno dalla pediatra, impegnativa urgente e andiamo in ortopedia. Un altro cric-crac al braccio e finalmente torna tutto apposto. Dopo 5 minuti il TopoTato si è già dimenticato di tutto.

Martedì.
Un giretto in macchina con i pupattoli: andiamo a trovare la bisnonna R, mangiamo tè e biscotti, chiacchieriamo, poi decido di passare dai miei, prima di tornare a casa. Solo che quando voglio ripartire la macchina non va. Morta. Batteria andata.

Oggi è mercoledì. Sto cercando la bottiglietta di acqua benedetta, così me la rovescio in testa...

A parte questo, ci sono i soliti mille progetti in fase di realizzo e i diecimila che ho in testa, spero di trovare un po' di tempo per metterci mano.


Buona giornata