Lasciate ogni speranza, o voi che entrate

Questo è il cartello che dovrei mettere sulla porta della mia camera, perchè entrare lì vuol dire essere risucchiati dalle milioni di cose che giacciono sparse dappertutto.
Ieri, leggendo questo post di Elasti, mi sono sentita un po' sollevata, così ho trovato il coraggio di entrare con le luci accese in quella che un tempo era solo la nostra camera, e ora è diventata il magazzino/ripostiglio/ammassa tutto della casa, e soprattutto di fare un censimento di quello che c'è sopra il mio comodino:
- 1 abat-jour;
- 1 flaconcino di soluzione fisiologica (che non si sa mai);
- 1 pannolino del TopoTato;
- 1 pannolino della TopoNana;
- 1 confezione di salviette umidificate;
- 1 sacchettino vuoto di Grok (mai mangiate?!?! Da provare assolutamente...);
- 1 walkie talkie per neonati;
- 1 calzino del TopoTato;
- 1 calzino della TopoNana;
- 1 calzino mio;
- i resti di un palloncino;
- 1 penna;
- 20 libri (giuro, appena contati!) che vanno dal Compendio di diritto amministrativo (e mi chiedo stupita: "Perché?") all'ultimo libro della Allende (immancabile, per me) alla biografia di J.F. Kennedy, che è quello che sto leggendo (e visti i ritmi, lo finirò tra due anni)...

Dalla parte di IcyEyes c'è una sedia, o meglio, ci sono quattro gambe di metallo che spuntano da una torre di vestiti caduta rovinosamente a terra qualche giorno fa, ma mi rifiuto di metterci mano, almeno fino a lunedì.
Quando, ho deciso, ci sarà l'ennesima giornata del "Metto in ordine la camera". Chissà poi quanto dura...